Rubrica: Crisi, osservazioni e riflessioni
Titolo o argomento: Pausa riflessiva e idea di ripresa
Una nostra indagine approfondita condotta da un’appassionata (del nostro team) di organizzazione aziendale e comunicazione, ha ottenuto come risultato che il motivo preponderante alla base del rallentamento del mercato edile delle nuove costruzioni, non è dato da un fattore provienente dall’edilizia stessa ma, come avrete ormai capito, dal sistema bancario Italiano ed Europeo.
Nel momento in cui ottenere un mutuo oppure ottenerlo ad un tasso decente, è risultato impossibile, è iniziata la brusca frenata dell’edilizia sebbene il desiderio di investire sulla casa ci fosse eccome! La cosa sconvolgente è che ciò si è verificato in un momento che non era affatto di crisi per l’edilizia (non sto considerando le imprese soggette a cattiva gestione e comportamenti opportunistici). Le vendite crescevano e non avevano ancora ragiunto il picco che segnala l’inevitabile discesa cui è soggetto un mercato quando viene saturato.
Significa che in molti chiedevano nuove case, in molti chiedevano un mutuo, in molti lo volevano rinegoziare e vendere la propria casa per realizzare il sogno di una casa migliore, più comoda e soprattutto in periferia. Era cresciuto nella cultura italiana il desiderio di staccare la spina la sera e uscire dalla città per ritirarsi nella casetta in periferia. Naturalmente ciò non vale per tutti ma il cambiamento riguardava prevalentemente chi prediligeva tali scelte.
Molti mutui non sono stati concessi. Molte famiglie, che puntavano sul vendere la loro casa ad una coppia di sposini senza troppe pretese, hanno dovuto rinunciare alla rinegoziazione del mutuo e ai progetti che avevano ritirato in cantiere. Molti giovani non sono riusciti ad acquistare (senza offesa per loro ovviamente) una semplice casa di 50mq al prezzo eccessivo che costano perchè le banche non gli hanno concesso una percentuale un pò più alta di mutuo sull’intero valore dell’abitazione. Molti altri giovani invece si sono lasciati andare e hanno preso un pò troppe cose a rate: auto, moto, scooteroni, home theatre, vacanze, ecc. senza desistere e sacrificarsi da un lato per ottenere la casa; le troppe rate insieme non hanno permesso loro di ottenere il mutuo ad esempio. Molti giovani hanno incertezza sul lavoro (è sempre esistita) chi per sfortuna, chi per scarsa serietà dei datori di lavoro, chi per negligenza e scarso impegno nello studio o nella specializzazione, chi per colpa degli stimoli sempre minori che arrivano dalle scuole. Altri frequentano l’università convinti che guadagneranno di più e non perchè amano un lavoro e ci mettono la passione con il desiderio di approfondirlo e specializzarsi per fare “MEGLIO”.
Insomma un insieme di fattori socio-culturali uniti a comportamenti opportunistici delle banche e di chi ha permesso loro di superare i limiti, ha delineato una crisi la quale, come un cane che si morde la coda, è colpa di più parti. E’ impensabile che ogni singolo soggetto desideri avere tutto e, cosa peggiore, desideri avere tutto senza compiere uno sforzo.
Da che mondo e mondo le leggi della fisica insegnano che la legge valida nell’universo circa il lavoro è data dalla nota relazione L=F*S ovvero il lavoro è dato dalla relazione direttamente proporzionale di una forza moltiplicata per uno spostamento. -Se vuoi spostare una lavatrice dalla cucina al bagno devi spingerla applicando la tua forza e spostarla ad esempio per 8 metri lungo il percorso di casa- Vi sembrerà strano ma per ottenere una qualunque cosa, la logica corretta “sarebbe” questa… Così è. Così sarà per sempre. Ma allora come si può sperare di prendere macchina alla moda, moto o scooterone (se non entrambi), gingilli elettronici, cellulare multifunzione, vacanze, sprechi e sperperi e poi dire: non sono riuscito ad ottenere un mutuo? Questi sono molti dei casi che si sono verificati in Italia.
Ma nel rispetto della vostra intelligenza e, per fortuna per la società, non sono tutti i casi esistenti. Infatti siete in molti ad essere dei grandi lavoratori che si sono impegnati e spezzati letteralmente di lavoro e sacrifici per vedersi poi negata la possibilità di un mutuo vantaggioso o rinegoziarlo. E’ incredibile, è inaccettabile se siamo il paese che si vuole vantare di avere La Ferrari, La Ducati, La Moda, Le imprese… L’Italia potrebbe essere di più, ma rischio di andare fuori tema. Il vero cuore dell’Italia è fatto da voi, voi che siete impiegati e prendete il treno per raggiungere il vostro lavoro e fare il vostro dovere da anni, da voi che vi alzate la mattina presto per un’altra giornata di sudore, da voi che siete il miglior elettricista della zona, il miglior idraulico, il miglior medico, il miglior professore a scuola o all’università, da voi che vi mettete la tuta da operaio e rischiate la vita su impalcature o in mezzo alla strada, da voi che saldate d’estate sul rovente ponte di una nave a 50° Centigradi minimo di temperatura, da voi che aprite il vostro negozio o negozietto senza sapere se questo mese lavorerete o andrete in perdita ma comunque ce la mettete tutta… e scusatemi per tutti coloro che ho tralasciato.
L’Italia vera è questa ma non si vede, perchè ci sono i programmi idioti in televisione, ci sono mode stupide, ci sono esempi senza valore per dei giovani che potevano essere e avere di più… E oggi si parla di crisi. La crisi è sempre frutto di un comportamento maturato nel lungo perdiodo antecedente il botto che fa notizia. La crisi era iniziata molto tempo prima che lo dicesse il telegiornale.
Una risposta a “Crisi, edilizia società e cultura -1-”
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