Rubrica: Così è la vita
Titolo o argomento: Chi prenderà il futuro in mano?
Una parte non trascurabile di giovani oggi abbandona un impegno alla prima difficoltà; non finisce quello che inizia; scappa se fallisce; non prova interesse nello scoprire cosa ha causato errori, malfunzionamenti, insucessi, risultati parziali o comunque non completamente corretti né soddisfacenti. Per reazione compensativa poi, ci sono quelli che alle loro idee ci credono, si mettono in gioco, si impegnano nel portare avanti una causa, anche se spesso vivono l’amarezza di non aver raggiunto l’obiettivo desiderato. Pure questo tipo di giovani potrebbe ottenere poco, però almeno ha tentato, ha scoperto, ha maturato… ha vissuto. Come deve essere quindi un giovane oggi e cosa deve avere per riuscire almeno ad intravedere una possibilità di cambiamento? Secondo me alla base vi è un problema che possiamo illustrare parallelamente con un esempio.
I giovani d’oggi hanno la sfortuna di non conoscere cosa significhi la qualità, non hanno mai avuto abiti realizzati con tessuti validi ad un prezzo corretto, non hanno mai visto oggetti di qualità perchè oggi quegli oggetti di buona fattura che una volta era normale possedere sono diventati rari e costosi (oggi si comprano più frequentemente cose molto scadenti). I giovani d’oggi non hanno mai visto cosa significa acquistare un prodotto in un negozio di fiducia, adorano fare acquisti nelle grandi superfici o su siti web poco etici. Alcuni sperano addirittura di trovare lavoro come commessi, venditori, impiegati, ecc., proprio presso chi è causa dello spopolamento dei negozi e negozietti dei centri urbani (con decadimento annesso). Ma non lo sanno. Non lo sanno quanto erano amati quei negozietti, quanto erano utili, quali effetti positivi procuravano sulla salute di una città. Per fortuna è poi arrivato internet in tutte le case ed anche chi ha distrutto la civiltà del centro urbano è stato a sua volta distrutto conoscendo una crisi massacrante (tocca a tutti prima o poi). Ma l’effetto è durato ben poco in quanto l’opportunismo si è fatto presto larga strada anche sul web con specchietti per le allodole tra i più efficaci di sempre. I “nuovi giovani” oggi vedono quello che li circonda come qualcosa di normale, semplicemente perchè da quando sono nati non hanno visto altro. Non hanno avuto scelta e, come accade per la massa, conosci solo ciò che vedi e credi solo a ciò che vedi (ahimé, è sempre molto difficile andare oltre).
Quindi il problema è che spesso i giovani non sanno nemmeno cosa è stato tolto loro, né perchè si ritrovano a desiderare proprio ciò che li sta danneggiando. Un esempio banale come quello appena riportato dovrebbe far comprendere questa teoria in modo concreto e intuitivo. In sostanza dovrebbero sapere che possono desiderare e pretendere di più per sé stessi e per gli altri, che hanno diritto a di più e che quello che spesso hanno è solo un diversivo scacciapensieri privo di valore che non conferirà loro nulla di più del nulla. Perchè le assurdità odierne scacciano i pensieri utili e riempiono invece la mente di cose sciocche, blande e futili che non giovano alla cultura ed al futuro di una società civile e moderna.
Continua…
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