Come siamo bravi a fare confusione
Le crisi di settore ci sono sempre state e sempre ci saranno. Ci sono i settori che per un periodo vanno meglio e per un altro periodo hanno tendenza a calare. Ci sono settori che si riprendono quando innovano, altri che ritornano quando si scopre che un’innovazione portata da un prodotto o servizio alternativo non rispondeva alle aspettative.
Persino all’interno dello stesso settore edile ci sono crisi distinte dovute a metodi di costruzione obsoleti, oppure a logiche di lavoro sbagliate, a progetti che non vanno più, a zone che non sono più le preferite dalla massa, a investimenti errati o troppo grandi andati male e, perchè no, ai matrimoni in diminuzione. Certo il settore edile è quello che va in crisi con cicli molto più lunghi di quelli della meccanica o dell’elettronica e quando va relativamente in crisi (io stimo ogni 20 anni circa al contrario di altri settori ingegneristici che si alternano nella competizione ogni 5 anni… ripeto: a mio avviso) non subisce un vero e proprio calo, piuttosto una fase di stasi in cui i prezzi rimangono stabili e non calano come molti ipotizzano. E vorrei aggiungere:”magari calassero!” Si vedrebbero subito le imprese migliori, quelle che sanno fare di più con di meno, quelle che sanno fare delle scelte, che sanno otiimizzare e apportare innovazione nei metodi e nel servizio offerto. Se calassero i prezzi significherebbe che anche la materia prima, e tutto quanto ruota attorno all’edilizia, costa meno. Così non è, almeno per il momento. Nessuno può fare una reale previsione, nemmeno i maggiori esperti. Non possiamo sapere la massa cosa deciderà, che tipo di case vorranno tra 5 anni, dove e come. Possiamo fare solo delle ipotesi.
Pertanto, concludo dicendo il messaggio centrale di questo articolo: sentire che delle persone che conosco sono andate in banca per un mutuo e la banca ha cercato in tutti i modi di scoraggiarli incitandoli ad attendere tempi migliori con una assurda previsione di calo dei prezzi delle case, mi sembra solo un’azione errata volta a non centrare l’argomento sul vero problema: “la crisi vera reale è delle banche.”
Non possiamo nemmeno immaginare come siano state gestite in questi ultimi 15-20 anni, fatto sta che il problema reale è che la banca ora ha bisogno di clienti fidati al 100% per uscire dalla sua crisi e questo dopo un periodo in cui sono stati concessi mutui e prestiti ovunque. Questo genera una situazione di sfiducia che, per far bella figura, viene giustificata dicendo che è preferibile attendere più in là perchè i prezzi scenderanno.
Accertatevi voi stessi, andate in banca, chiedete e informatevi, dite che avete trovato la casa che vi piace al prezzo che volevate e ditegli che siete sicuri dell’acquisto. A questo punto saranno costretti a dirvi che vi concedono il mutuo oppure no perchè possono o non possono o perchè si fidano o meno.