In cantiere l’articolo 171 che regolamenta le protezioni per i centauri
Di seguito la legge sulla quale si sta lavorando:
«1. L’articolo 171 del Codice della strada, di cui al decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285, è sostituito dal seguente:
”Art. 171 – (Dotazione di sicurezza per la conduzione di veicoli a due ruote) –
1. Durante la marcia, ai conducenti, e agli eventuali passeggeri, di ciclomotori e motoveicoli è fatto obbligo di indossare indumenti e di tenere regolarmente allacciato un casco protettivo di tipo omologato, in conformità con i regolamenti emanati dall’ufficio europeo per le Nazioni Unite – Commissione economica per l’Europa e con la normativa comunitaria.
2. Ai fini di cui al comma 1:
a) per i veicoli fino a 11 Kw è obbligatorio l’utilizzo del casco integrale;
b) per i veicoli da 11 Kw a 25 Kw è obbligatorio l’utilizzo di un casco integrale, di guanti per la protezione delle mani, e di giacca tecnica con protezioni per spalle e gomiti;
c) per i veicoli da 25 Kw a 52 Kw è obbligatorio l’utilizzo di un casco integrale, di guanti per la protezione delle mani, e di giacca tecnica con paraschiena integrale e con protezioni per spalle e gomiti;
d) per i veicoli oltre 52 kw è obbligatorio l’utilizzo di un casco integrale, di guanti per la protezione delle mani e di una tuta tecnica o di una giacca tecnica con paraschiena integrale e con protezioni per spalle e gomiti e di pantaloni tecnici con protezioni per fianchi e ginocchia.
3. Sono esenti dagli obblighi di cui al comma 2, i conducenti e i passeggeri:
a) di ciclomotori e motoveicoli a tre o quattro ruote dotati di carrozzeria chiusa;
b) di ciclomotori e motoveicoli a due o a tre ruote dotati di cellula di sicurezza a prova di crash, nonché di sistemi di ritenuta e di dispositivi atti a garantire l’utilizzo del veicolo in condizioni di sicurezza, secondo le disposizioni del regolamento.
4. Chiunque viola le disposizioni di cui ai commi 1 e 2 è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 74 a euro 299. Quando il mancato uso degli indumenti e del casco riguarda un minore trasportato, della violazione risponde il conducente.
5. Chiunque importa o produce per la commercializzazione sul territorio nazionale e chi commercializza indumenti e caschi protettivi per motocicli, motocarrozzette o ciclomotori di tipo non omologato è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 779 a euro 3.119.
6. Gli indumenti e i caschi di cui al comma 5, ancorché utilizzati, sono soggetti al sequestro ed alla relativa confisca, ai sensi delle norme di cui al capo I, sezione II, del titolo VI».
Considerazioni
Per come la vedo io ci sono dei lati positivi e gli ovvi rovesci della medaglia. Anticiperei il rovescio della medaglia: vien da sé che l’obbligo di qualcosa costringe a delle spese impreviste molto spesso poco gradite. Inoltre in questo caso vi è da considerare la scomodità di utilizzo d’estate o nei brevi tratti o ancora per recarsi a lavoro. D’altra parte però dopo aver visto dei miei conoscenti che andando al mare con le infradito, il costume, una maglietta a maniche corte, una R1 e, subendo un incidente, si sono ritrovati al pronto soccorso con abrasioni tali da rendere visibili le ossa, con schiene grattuggiate a vita e mani e piedi smaciullati… beh allora mi vengono da dire sostanzialmente due cose:
1. Con certe moto è meglio se ci vai solo in pista.
2. Con certe moto se proprio vuoi andare per strada è meglio che ti vesti in modo adeguato
3. Con certe moto sarebbe meglio che stessimo più attenti al codice stradale e, qualora sbaglino gli altri e ci coinvolgano, sicuramente un abbigliamento adeguato ci preserva e ci permette di poter vivere la giovinezza (mi riferisco anche ai 50enni) nel modo più sano possibile.
Credo che la tendenza degli italiani sarà quella di non concordare con questa legge, però ci rendiamo conto di certe cose solo dopo che ci capitano. La prevenzione non è nella nostra cultura. Probabilmente parlo così per aver visto le conseguenze, sul corpo umano, di una semplice caduta a 70-80 km/h sull’asfalto rovente estivo e le conseguenze gravissime per velocità superiori…
Io trovo davvero scomodo uscire di casa, fare 5-10 chilometri per andare a lavoro in moto e dover indossare: casco, tuta, guanti, stivali… e poi letteralmente smontarmi una volta raggiunta la destinazione…. Inoltre, su una moto da corsa non ho il bauletto… Dove li metto i vestiti di ricambio e dove poso la tuta?
Mi rendo conto però che magari uno pensa “cosa vuoi che succeda in 5km di strada” e invece è la volta che succede qualcosa… Per carità il pericolo c’è… Ma qualcosa non va, è difficile far combaciare il discorso (giustissimo tra l’altro) della sicurezza, con quello dell’obbligatorietà e quindi la scomodità e con quello della ingente spesa cui si va incontro… credo. No?
Io sto pensando a quanto dovrò spendere 🙁
Probabilmente i prezzi dell’abbigliamento e dei vari accessori si abbasserà magari con qualche incentivo proprio per favorire l’acquisto… Potremmo scoprire una piacevole sorpresa nei prezzi e poter comprare quegli accessori che eravamo soliti rimandare… Spero di non essere troppo ottimista 😉
Ma è sicura questa cosa? O si tratta di una proposta?
Penso che sia una proposta dato che nei telegiornali in questi giorni si è parlato della riforma del codice stradale che è entrata in vigore e questo aspetto dell’abbigliamento non è stato elencato quindi probabilmente è una proposta in corso…
A quanto pare il pericolo di una spesa imprevista è stato scampato per il momento dato che con il nuovo codice stradale appena uscito non c’è allegata la modifica a questa legge di cui si parla 🙂