Rubrica: Pubblicità e dintorni
Titolo o argomento: Il fascino inconscio del doppiaggio
Diciamoci la verità, John Travolta ha il suo fascino, è un attore accattivante, simpatico, di talento… ma farlo parlare in italiano credo sia stata una pessima idea. Gran parte del suo fascino si dissolve con una pettinatura da bravo ragazzo e con un dialogo incerto, titubante in italiano.
Così mi viene da pensare: “Non sarà che molte serie televisive americane che ci affascinano, ci riescono “anche” per via dei doppiaggi?” Il fatto di attribuire la voce che meglio riteniamo adatta ad un personaggio, il fatto che inconsciamente ci rendiamo conto che il labbiale non combacia perfettamente con i dialoghi che ascoltiamo… che sia questo l’ingrediente magico che rende affascinante spot e serie televisive d’oltre oceano?
Del resto proprio di recente ho visto uno spezzone di una puntata di Scrubs in lingua originale e mi è sembrata totalmente diversa. Si attribuisce un certo carattere ad un personaggio anche per il suo modo di parlare ma la voce in realtà è di un doppiatore italiano. Quando poi lo si ascolta in lingua originale il personaggio che ci eravamo creati nella nostra fantasia può persino deluderci… essere diverso da come noi lo abbiamo disegnato con la nostra fantasia. Se inoltre il personaggio, oltre a parlare con la sua voce, tenta di parlare in italiano stravolgendo le parole…
… beh allora credo che se la pubblicità telecom fosse stata girata doppiando John Travolta con il suo solito doppiatore e dandogli la possibilità di trasmettere la sua nota sicurezza in sé stesso, probabilmente sarebbe stata una pubblicità più sexy, più accattivante e di maggiore impatto.
A me è piaciuta così…
La scelta di non doppiare John mi sembra corretta: il co-protagonista non é Gabriel o Sean o James (tanto per citare solo tre dei tantissimi personaggi interpretati) ma John Travolta.
Si doppiano i personaggi in un film, non le persone vere (in quel caso al più si fornisce una traduzione simultanea che è un’altra cosa).
Doppiarlo, inoltre, avrebbe introdotto un senso di “artificioso” che potrebbe venire associato, dallo spettatore, al prodotto promosso.
Anzi, quelle imperfezioni nella dizione, lo rendono anche più “vero”.
Just my 2 cents…
Ti ringrazio per il tuo commento, tuttavia non sono assolutamente d’accordo. John Travolta, come molti altri, è un attore. Pertanto ha un’immagine che si è fatto con la sua carriera. Il vero John lo conoscono realmente la moglie, i figli, i parenti, gli amici stretti e le persone con cui lavora. Quello che vediamo nella pubblicità non è un personaggio ancora più vero bensì quello che gli autori gli hanno chiesto di interpretare. A mio avviso, sebbene rispetti la tua opinione, questa soluzione gli ha fatto perdere quel tocco in più di fascino che lo avrebbe reso più accattivante e attraente.
Per fare un esempio, anche se diverso ma sulla stessa logica, sono sicuro che se osservassimo la pubblicità di Fastweb in Germania con Valentino Rossi doppiato in tedesco, non ci sembrerebbe più il tipo che siamo abituati a vedere e sicuramente non ci piacerebbe.
Una volta che un personaggio si crea con la sua carriera un’immagine di qualsivoglia genere, la gente fa fatica ad immaginarlo in un altro modo. Questa è stata anche la causa che ha rovinato o vincolato la carriera di molti attori… Nessuno riusciva a vedere l’attore di X-Files in altre vesti se non in quelle di Fox Molder, Stesso è successo per il Tenente Colombo… potrebbe succedere per il protagonista di Dr. House…
John Travolta italianizzato non è John Travolta. Ma questo in fondo è solo il mio pensiero.