Rubrica: Pubblicità e dintorni
Titolo o argomento: Autostima
Quanti siti, blog e forum che raccontano un prodotto visto dagli occhi dei suoi estimatori avete incontrato nel web? Tanti, tantissimi. Nella stragrande maggioranza dei casi tali siti non sono voluti espressamente dai produttori del bene di cui si parla. Questo significa che l’orgoglio legato ad un prodotto amato, desiderato o posseduto, può portare al punto di dedicare parte del proprio tempo giornaliero a raccontarlo e pubblicizzarlo spesso involontariamente. Se poi l’orgoglio viene ferito da uno o più visitatori che esprimono un giudizio negativo circa l’esperienza maturata con esso o anche solo circa un’impressione avuta nel leggerne la descrizione… ecco allora che l’autostima può andare alle stelle e, l’elevata considerazione che l’individuo ha di sé, può indurre ad iperbolizzare, esasperare, esagerare, esaltare le qualità di un prodotto indipendentemente dal fatto che questo le meriti o meno. In tal caso l’autostima genera quindi una accanita campagna pubblicitaria gratuita che porta benefici solo ad un soggetto. Tale soggetto non è né l’autore del sito/forum/blog, né il visitatore polemico… non è difficile immaginare chi sia.
Vari studi hanno dimostrato che l’autostima si mantiene costante ed è difficile modificarla anche se le prove oggettive smentiscono la concezione soggettiva che uno ha di sé. Dal punto di vista psicoanalitico, l’autostima è strettamente legata al narcisismo.