Rubrica: Sistemi integrati (o dedicati)
Titolo o argomento: Ottimizzare un dispositivo elettronico per un preciso compito
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Quando si realizza un sistema dedicato per un preciso compito, ad esempio un termometro per misurare la temperatura del corpo umano, andiamo in contro a precise necessità. Il dispositivo deve avere una forma utile e/o accattivante con priorità nettamente prevalente su quelle che potrebbero essere le esigenze dell’hardware; dimensioni e peso contenuti, quindi elevata portabilità; estrema semplicità di utilizzo (un solo tasto e, se possibile, nemmeno quello); un basso consumo energetico (utilizzando di conseguenza batterie più economiche e aumentando al contempo l’autonomia); costo contenuto (in linea con l’elettronica di consumo); infine deve fornire all’utilizzatore i dati richiesti praticamente instantaneamente (ovvero in tempo reale, si parla di soft real-time quando il mancato rispetto dei vincoli temporali porta unicamente un degrado delle prestazioni del sistema e di hard real-time quando il vincolo temporale non rispettato implica effetti catastrofici sul sistema e, addirittura, sull’ambiente circostante (un rilevatore di gas o di fiamme, un sistema termostatico abbinato ad un impianto refrigerante).
Per soddisfare simili requisiti l’intera architettura ha bisogno di una notevole snellezza, cosa che implica al contempo praticamente la totale assenza di possibilità di riprogrammare il dispositivo al fine di aumentarne o variarne la destinazione d’uso. Inoltre, per garantire le prestazioni che l’utente si aspetta, l’architettura hardware sarà interamente orientata solo per fornire l’unico feed-back richiesto nel minor tempo possibile e molto difficilmente sarà in grado, anche dietro riprogrammazione, di offrire le medesime prestazioni per compiti differenti. Del resto i costi saranno talmente bassi da non giustificare logicamente l’hackeraggio ed il riadattamento del prodotto per altri scopi. In visione della vitale snellezza, quindi, il software (che dovrà avere un codice ridotto all’essenziale) sarà caricato all’interno di un supporto di memoria permamente integrato nel chip del microprocessore o, in ogni caso, sulla stessa scheda.
Continua…
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