Rubrica: Pubblicità e dintorni
Titolo o argomento: Innovazione
Dal Bullet-time all’animazione 3D più sfrenata, ecco come gli spot stanno cambiando orientandosi verso nuovi fronti prima inimmaginabili. Grazie alle tecniche cinematografiche utilizzate nei film più famosi ed ora fruibili persino agli amatori del video professionale, la fantasia ha nuovi confini da esplorare e infinite possibilità di realizzare idee, sogni, pensieri nuovi. Nel recente ed affascinante spot della Ford un ammirabile compositing ci lascia immaginare l’impossibile: un uomo realizza il suo veicolo preferito con il solo uso delle dita le quali dirigono l’opera direttamente. Nessuna interfaccia tra l’uomo e la macchina. L’uomo pensa, le dita si muovono, la macchina nasce come lui la immagina. Diretto, fantasioso, impossibile. La pubblicità è stata realizzata componendo i movimenti dell’uomo (realizzati in uno studio attrezzato per il chroma key) su un’animazione di un modello 3D che fa largo uso di alcune delle tecniche utilizzate anche nel film Transformers.
Diverso il concetto, ma altrettanto gradevole e nuovo, dello spot Campari: una scena di un aperitivo anzi, per l’esattezza, un istante protratto nel tempo e visto in ogni dettaglio a 360 gradi grazie alla tecnica del “Bullet time” utilizzata per la prima volta nel film Matrix. Tale tecnica, in soldoni, prevede l’impiego di decine di fotocamere poste intorno alla scena ad intervalli calcolati. Lo stesso istante viene ripreso da decine di angolazioni e poi montato insieme in sequenza. In tal modo la scena, pur non evolvendosi ed essendo anzi perfettamente ferma, viene enfatizzata e, con notevole impatto, risaltata in ogni dettaglio. Le fotocamere poi vengono rimosse in post produzione dalla scena digitalmente. Inoltre tramite la tecnica denominata “tracking” è possibile inserire nella scena oggetti aggiuntivi che si muoveranno come se fossero realmente presenti. Un esempio è rappresentato dalle scritte inserite nello spazio tridimensionale dello spot e, probabilmente, anche dal bicchiere (riportato nell’immagine sotto) il quale molto difficilmente potrebbe trovarsi nel punto desiderato al momento desiderato.
Anche per questa tecnica si può fare largo uso del chroma key oppure, semplicemente, si può adibire uno specifico set come mostrato nelle immagini in basso. Per entrambi gli spot sono state utilizzate tecniche le quali, sebbene già utilizzate in altre situazioni, sono state proposte in chiave decisamente nuova ed originale secondo il mio modesto parere.