La nuova pubblicità dell’Audi A3

Rubrica: Pubblicità e dintorni

Titolo o argomento: Il dono della sintesi

Sono poche le pubblicità che mi colpiscono e generalmente quelle che ritengo più carismatiche le divido per categorie in base al tipo di messaggio che emanano. La nuova pubblicità della Audi A3 Sportback va in controtendenza con le pubblicità attuali e non si basa sull’evolversi di una breve storia che dovrebbe catturare le emozioni dello spettatore, essa si basa più su un carisma artistico all’avanguardia che propone un uso sapiente dei soft-box e delle luci di studio, nonché del compositing e della motion grafica. Ogni singola scena, accompagnata da un’azzeccata e robotica colonna sonora (Daft Punk – Harder Better Faster), ritrae una caratteristica del veicolo in modo brillante, divertente e allo stesso tempo tecnico e suggestivo. Si descrive in pochi secondi, e con uno spot che dovrebbe vantare anche una certa economia dei costi sostenuti per la sua realizzazione, ogni singola caratteristica che vale la pena evidenziare circa il nuovo prodotto: lo scatto del motore, l’intuitività dei comandi, la leggerezza del veicolo e l’economia d’esercizio. Per ogni caratteristica una breve scena, priva di collegamento alcuno con la precedente, descrive in modo originale il punto di rilievo. Un po’ come se si dovesse realizzare un logo aziendale cercando così di concepire una sintesi che, ad una sola occhiata, permetta di conoscere le intenzioni del marchio. Crisi, risparmio e, inaspettatamente, pubblicità a mio avviso migliori, coinvolgenti e non martellanti, per questa gamma di prodotti. Unica nota dolente è che l’utilizzo della doppia freccia del tipo “fast forward” richiama il marchio Citroen.

Attenzione. Dare un giudizio sulla pubblicità non significa dare un giudizio sul prodotto in essa mostrato. Si tratta di due prodotti che devono essere valutati distintamente. Evitare quindi commenti sui prodotti oggetto dello spot.

Link
Spot Audi A3 Sportback: http://www.youtube.com/user/AudiChannelItaly?v=Uzmhh7QDNBE

compo_spot_audi.jpg

Image compositing by ralph-dte.eu

Ragazzi c’è John!!

Rubrica: Pubblicità e dintorni

Titolo o argomento: Il fascino inconscio del doppiaggio

Diciamoci la verità, John Travolta ha il suo fascino, è un attore accattivante, simpatico, di talento… ma farlo parlare in italiano credo sia stata una pessima idea. Gran parte del suo fascino si dissolve con una pettinatura da bravo ragazzo e con un dialogo incerto, titubante in italiano.

Così mi viene da pensare: “Non sarà che molte serie televisive americane che ci affascinano, ci riescono “anche” per via dei doppiaggi?” Il fatto di attribuire la voce che meglio riteniamo adatta ad un personaggio, il fatto che inconsciamente ci rendiamo conto che il labbiale non combacia perfettamente con i dialoghi che ascoltiamo… che sia questo l’ingrediente magico che rende affascinante spot e serie televisive d’oltre oceano?

Del resto proprio di recente ho visto uno spezzone di una puntata di Scrubs in lingua originale e mi è sembrata totalmente diversa. Si attribuisce un certo carattere ad un personaggio anche per il suo modo di parlare ma la voce in realtà è di un doppiatore italiano. Quando poi lo si ascolta in lingua originale il personaggio che ci eravamo creati nella nostra fantasia può persino deluderci… essere diverso da come noi lo abbiamo disegnato con la nostra fantasia. Se inoltre il personaggio, oltre a parlare con la sua voce, tenta di parlare in italiano stravolgendo le parole…

… beh allora credo che se la pubblicità telecom fosse stata girata doppiando John Travolta con il suo solito doppiatore e dandogli la possibilità di trasmettere la sua nota sicurezza in sé stesso, probabilmente sarebbe stata una pubblicità più sexy, più accattivante e di maggiore impatto.

Attenzione. Dare un giudizio sulla pubblicità non significa dare un giudizio sul prodotto in essa mostrato. Si tratta di due prodotti che devono essere valutati distintamente. Evitare quindi commenti sui prodotti oggetto dello spot.

spot_telecom_john_travolta.jpg