Le scelte che ci condizionano la vita

Più volte mi è capitato di esser giudicato un egoista. E devo ammettere che alcune volte riconosco di esserlo stato. Mi capita di mettere i miei sogni avanti a tutto e perseguire con tenacia i miei scopi. Il lavoro, quando è onesto impegna tantissimo rispetto a quanto rende; per tale ragione, se hai la mentalità da ingegnere meccanico nel sangue, il tuo obiettivo è di ottimizzare tutto, ma proprio tutto. Per trarre in modo logico e serio il meglio da ciò che fai…

Ma è sempre stato così?

No, perchè non sono nato imparato come si suol dire. A suon di sbagli ho fatto le mie esperienze. La vera fortuna è stato riconoscere ed ammettere certi errori finchè ero in tempo. Non sempre ci sono riuscito, anzi, avrei potuto fare nettamente meglio tante cose ma con il tempo mi sono accorto che ci sono situazioni peggiori. Situazioni in cui hai le spalle al muro e solo un colpo di coda improvviso ti potrebbe rimettere su. Ma non è detto.

Ho visto ragazzi e ragazze, amici, compagni di scuola, conoscenti, scegliere (ad esempio) la scuola superiore che sceglieva l’amico, solo per non dividersi, perchè alle elementari e alle medie stavano di banco sempre insieme. Ho visto queste persone crescere con me e ritrovarsi in situazioni incastrate che anche a me, con tutto l’ottimismo, sembrano comunque senza via di fuga… Li ho visti rendersi conto che con gli studi fatti per seguire l’amico, adesso non possono fare il lavoro che avrebbero preferito, non possono nemmeno tentare. Li ho visti mangiarsi i gomiti perchè più c’è aria di crisi e più sopravvive quello che sa fare il suo lavoro davvero bene, per passione. Li ho visti rendersi conto che la vita gli sfugge di mano e che avrebbero potuto fare ciò che a loro piaceva se solo avessero preso l’iniziativa di dire al compagno/a:”Va bè dai, ci vediamo tutti i pomeriggi! Cosa cambia? Siamo cresciuti!” E’ bruttissimo vedere un’amica che di mestiere scarica le cassette di frutta ma sognava studiare alle magistrali e diventare una maestra. Magari sarebbe stata bravissima. Anzi ne sono sicuro.

Ho visto ragazzi dire: “Ho comprato la macchina nuova, una bella macchina superaccessoriata, m’è costata 24.000 euro”. A dire il vero si trattava degli unici 24.000 euro che avevano; a dire il vero questi ragazzi si consideravano come persone che di meglio dalla vita non avrebbero potuto avere e quindi spendevano i loro unici soldi tutti lì. In uno sfizio… nella macchina. Loro non sanno, o non vogliono credere al fatto che, se impari un mestiere, anche se sei laurato (inutile sentirsi superiori, astronauti mega uomini…) con 24.000 euro avresti potuto realizzare una splendida attività di artigianato ad esempio. Non avete idea di quante attrezzature un fabbro, un falegname, un idraulico, un elettricista, un pasticcere, un artigiano che fa letti in ferro battuto, un designer, un muratore, un geometra, un grafico pubblicitario, un cameraman, un fotografo, un barista, un commerciante… avrebbe potuto acquistare. E se pensate anche al fatto che oggi realizzare un sito internet ha dei costi molto accessibili e, se sei una persona capace e sai fare bene il tuo mestiere puoi vendere online, beh allora io credo che con 24.000 euro si potevano fare molte cose.

Ho visto ragazzi andare a vacanze con gli amici (che è giusto per carità ma entro certi limiti) anche se i tempi erano bui e bisognava puntare di più sul lavoro. Ho visto queste amicizie finire e la gente ritrovarsi sola, senza nulla e in paranoia. Questo per essere andati “solo” dietro i divertimenti e non aver curato amici che magari ti stavano aprendo realmente gli occhi.

Prendi in mano i tuoi anni!