Rubrica: Crisi, osservazioni e riflessioni
Titolo o argomento: La tua abilità, il tuo lavoro
Talvolta ci si trova ad affrontare difficili scelte tra un lavoro che sembra dare più certezze nell’immediato e lavori in principio più difficoltosi ma che potrebbero (anche se non sempre, è ovvio) rivelarsi una buona mossa per il futuro. Un lavoro che apparentemente dà più certezze nell’immediato è un lavoro con poche responsabilità, magari con un contratto a tempo indeterminato e nel quale si effettuano le solite operazioni di routine. Insomma un lavoro dove la vostra abilità e capacità di apprendimento hanno importanza relativa. Esistono poi lavori dove tutto si basa su quanto desiderate apprendere ogni giorno e su quanto siete disposti a mettere di vostro in quello che fate. Si tratta di lavori spesso contestati, spesso ritenuti insicuri, con contratti non sempre favorevoli… Si tratta di lavori spesso scartati nella ricerca di maggiori certezze.
Su questo si basa l’intero mondo lavorativo. Talvolta ha successo la prima soluzione, talvolta ha successo la seconda. L’imprevedibilità è massima per chiunque. Di recente, parlando con un dirigente di un grosso mobilificio, sono venuto a sapere che sono stati licenziati ben 250 dipendenti anche con contratto a tempo indeterminato. Fino a qualche anno fa quel contratto era la meta ambita. Poi la crisi ha mostrato come nel futuro non v’é certezza. Per non parlare della Ducati Superbike che in quest’anno (che resterà nella storia) chiude il suo reparto corse ufficiale con enorme sorpresa e stupore da parte di lavoratori e tifosi. Forse però per alcuni dipendenti della Ducati Superbike c’è almeno una qualche speranza di essere assunti da aziende concorrenti che richiedono le loro competenze.
Oggi infatti chi può avere una possibilità in più di “resistere” è colui che con ciò che ha imparato e con la sua abilità è pronto per nuove avventure lavorative in cui sono richieste le sue competenze. Purtroppo invece le operazioni ripetitive non lasciano molta terra sotto i piedi… le aziende sono in crisi piena, i fatturati calano drasticamente, seguono licenziamenti e consapevolezza da parte delle aziende stesse di poter riassumere quando sarà nuovamente necessario. Un fenomeno terribile dove sta ad ognuno di noi dimostrare la propria insostituibilità.