Rubrica: Il setup che fa impazzire – livello base
Titolo o argomento: Il cambio e la scelta migliore per i suoi rapporti
Premessa
Uno dei principali problemi che turbano i piloti in ogni corsa, è la giusta scelta dei rapporti per affrontare al meglio il tracciato. Vi è un metodo per ottenere buoni risultati, esso consiste nel considerare il sistema: rapporti al cambio – rapporti al ponte – circonferenza ruota. Lo scopo di effettuare precisi conteggi, evitando quindi di andare a caso allungando qua, accorciando là, è quello di riuscire a sfruttare il motore nell’arco di utilizzo per il quale è stato progettato.
Rapporto finale
Generalmente il metodo più semplice si basa sul partire dall’alto. Ciò significa che si ipotizza la massima velocità che si desidera raggiungere e poi si effettua la spaziatura di tutti i rapporti a scendere.
Ma non solo! Il calcolo andrebbe eseguito considerando anche il carico di carburante che andrà utilizzato in gara ed il carico fornito dagli alettoni. Usare gli stessi rapporti della qualifica potrebbe non essere un’ottima idea per sfruttare al meglio il motore.
Scelta rapporti
La scelta dei rapporti intermedi tra la prima e l’ultima marcia andrà eseguita tenendo in considerazione principalmente il regime di coppia del motore e le caratteristiche del tracciato.
Distanza tra i rapporti
Avvicinare troppo le marce può rivelarsi la soluzione in apparenza migliore, ma che in realtà può portare a importanti perdite di tempo. Cambiare troppo spesso le marce, quando è possibile evitarlo, fa sì che ad esempio mentre vi trovate lungo un rettilineo di media lunghezza e, nel tentativo di avere più accelerazione, avete messo una quarta e una quinta più corte, effettuerete un cambio di marcia in più rispetto all’avversario che dispone di una quarta leggermente più lunga. Un cambio di marcia in più può costare fino ad un secondo e mezzo di perdita di tempo. Certamente in cambi sequenziali (quelli veri da competizione) hanno ridotto notevolmente i tempi di cambiata, tuttavia il disinserimento e inserimento della frizione, l’inserimento della marcia e la perdita in giri può costare ancora qualcosina. Si può iniziare a considerare favorevole inserire una quinta marcia (tanto per fare un esempio) lungo un determinato rettilineo di una pista, solo nel caso in cui questa venga tenuta inserita per almeno tre secondi. Ovvero per un tempo tale da far considerare vantaggiosa l’operazione. Se il rettilineo citato nell’esempio si potesse percorrere evitando la quinta, potreste trovarvi avvantaggiati. Queste ultime righe consideratele solo un indizio in quanto la vastità dei casi è tale da non rendere queste affermazioni sempre veritiere…
Una semplice formula
La seguente formula si legge: 0,06 per la circonferenza della ruota espressa in metri, per il numero dei giri del motore che stiamo considerando; tutto diviso il prodotto del rapporto al ponte per il rapporto al cambio. L’ultimo valore non esprime il numero della marcia inserita, bensì il rapporto tra i denti dei due ingranaggi che costituiscono la marcia presa in considerazione.
Il risultato di questa formula mi dà la velocità espressa in km/h
raggiungibile con il rapporto inserito.
Note finali
Abbiamo concluso con questo articolo il livello base della comprensione del setup di una vettura da corsa generica. Questa rubrica continua con il livello intermedio ed infine con quello avanzato. Si tratta di articoli rari, a mio avviso molto interessanti e dei quali si sente parlare poco nel web. Cercheremo di semplificare al massimo ogni tema, tuttavia la difficoltà sta per aumentare 😀
Maggiori approfondimenti alla sezione “Setting” della pagina “Motori“.
Ciao, sto cercando di calcolare i rapporti di ultima e prima marcia di un cambio a sei rapporti e conosco:
1) velocità massima che voglio ottenere
2) coppia massima del mio motore
3) potenza massima del motore
2) Rpm massimi di coppia
3) rpm massimi di potenza
4) Rpm a limitatore (linea rossa)
Come faccio a calcolare i rapporti corretti di spaziatura del cambio??
Per il tuo calcolo occorre sapere la velocità massima che desideri raggiungere, la misura della circonferenza della ruota (espressa in metri), il numero di giri raggiunti dal motore, il rapporto al ponte e il rapporto del cambio in questione. Appena hai reperito questi dati, puoi utilizzare la formula sopra che ti dà la velocità massima ottenibile con i dati inseriti, oppure utilizzando la formula inversa e conoscendo quindi la velocità massima che desideri raggiungere, puoi calcolare uno dei dati mancanti.