Aprilia GP 250. La storia – Gli anni prima del titolo –

1986  

Una stagione sfortunata

Dopo lo strepitoso 1985, lo sviluppo dell’Aprilia 250, che ha ora assunto il nome di AF1, viene rallentato da un grave incidente stradale occorso a Reggiani.

Il pilota di Forlì viene sostituito da Manfred Herweh e Stefano Caracchi, per rientrare solo in Spagna.
Non è una stagione fortunata, la moto non è competitiva e solo l’esperto Herweh raccoglie qualche punto.

1987

La prima volta

Un telaio profondamente rivisto, con un nuovo forcellone a doppia triangolatura e sospensione posteriore profondamente modificata ed un motore arricchito dall’accensione elettronica digitale permettono alla AF1 di tornare al vertice.

Dopo alcuni problemi di affidibilità nelle prime gare, Reggiani conquista il secondo posto a Salisburgo e Rijeka.
La vittoria è nell’aria, a Donington Loris è rallentato dalla tuta troppo stretta (!), ad Anderstop da un grippaggio negli ultimi giri.
Il grande giorno arriva il 30 agosto a Misano: Reggiani e l’Aprilia staccano di 8″ la Yamaha di Cadalora ; era dal ‘79 che un binomio italiano non si imponeva nella classe 250 : allora furono Graziano Rossi e la Morbidelli.

1988

L’anno dei privati

E’ una stagione di transizione : mentre le versioni “clienti” sono decisamente competitive, l’Aprilia ufficiale, dotata di un nuovo propulsore progettato internamente da Aprilia (da cui il nome modificato in AF/1V), non tiene il passo delle avversarie giapponesi, raccogliendo come migliore risultato il quarto posto di Reggiani a Brno.

Una Aprilia semiufficiale è affidata tramite la Federazione Motociclistica Italiana a Bruno Casanova.
Comincia l’avventura anche nella 125 tramite il Team Italia, con una moto affidata a Corrado Catalano : già in Francia, il 24 luglio, arriva il primo podio, mentre in Yugoslavia si registra il giro più veloce.

1989

Non troppo bene

Didier De Radiguez e Ivan Palazzese piloti ufficiali, Manfred Wimmer e Carlos Lavado semiufficiali, questa è la formazione Aprilia ‘89. Il migliore risultato ad inizio stagione lo ottiene però Marcellino Lucchi, collaudatore, sesto a Misano.

La stagione purtroppo è funestata dall’incidente mortale di Ivan Palazzese ad Hockenheim.
Il migliore risultato della stagione lo ottiene Wimmer, terzo a Salisburgo.
Molto meglio vanno le cose invece nel Campionato Europeo, con Andrea Borgonovo che si impone alla grande.
Anche nella classe 125 Aprilia colleziona una serie di ottimi risultati con Fausto Gresini, che combatte sempre nelle posizioni di vertice.

1990

Il rilancio

Il 1990 vede un grande rilancio delle Aprilia ufficiali: il reparto corse viene completamente ristrutturato. Le moto sono tutte affidate a team esterni appoggiati direttamente da Aprilia: piloti Lavado, Wimmer, De Radigues e Reggiani.

E’ una stagione di netta ripresa, Wimmer giunge secondo a Rijeka e Salisburgo, De Radigues a Spa, Reggiani è terzo a Le Mans, mentre l’olandese van de Heijden si impone nell’Europeo.
Soprattutto si sono poste le basi per un grande ‘91.
Nella 125 invece i portacolori Aprilia, sempre tramite il Team Italia, sono Alessandro Gramigni e Gabriele Debbia, che si mettono in luce con una serie di gare d’attacco: anche la 125 è sempre più veloce e competitiva.

1991/1992 Le ricerche sulla Forcella a parallelogramma

Non se ne parla mai ma questi due anni furono fondamentali per la ricerca di nuove ciclistiche e nuove soluzioni che offrissero la possibilità di ottenere un avantreno dalla geometria più precisa ed efficace. Un gran ruolo lo ha svolto la DEBESS Technologies che con i suoi brevetti di puro ingegno e la sua collaborazione sia con Aprilia che con OZ ha saputo dare tanto…

1991

Si torna a vincere

La moto cambia radicalmente: motore profondamente rivisto nella parte termica, nel raffreddamento, nell’accensione e nei carburatori, telaio con ampie zone in fibra di carbonio. Cambia anche il nome, si abbandona la mitica sigla AF1 a favore di RS250V. Piloti, il “solito” Reggiani e, appoggiato ad un Team esterno, Pierfrancesco Chili.

La nuova Aprilia si dimostra subito un mezzo eccezionale: Reggiani è terzo a Laguna Seca e Jerez, Chili a Misano.
La vittoria è nell’aria, ed arriva con Chili sulla meravigliosa pista di Assen, subito imitato da Reggiani al Paul Ricard.
Massimiliano Biaggi vince l’europeo 250.

Il 1991 regala ad Aprilia anche la prima vittoria nella classe 125: a conquistarla è Alessandro Gramigni in Cecoslovacchia, che batte in volata Capirossi e l’altra Aprilia di Debbia.

1992

Il primo Campionato del Mondo (classe GP 125)

Il 1992 porta ad Aprilia il primo Campionato del Mondo velocità: pochi giorni dopo che Tommy Avhala con l’Aprilia Cliber si è laureato Campione del Mondo Trial (e l’Aprilia Campione tra i Costruttori), Alex Gramigni conquista il Campionato del Mondo 125cc, battendo nettamente le Honda di Gresini e Waldmann: il toscano vince in Malesia ed Ungheria, mentre Casanova si impone in Germania. La 250cc, evoluzione della moto ‘91, parte subito con il piede giusto: già a Jerez, quarto GP della stagione, Reggiani (cui si affiancano ancora Chili e Massimiliano Biaggi come “esterni”) si impone alla grande.

Le varie prove del mondiale continuano con le Aprilia sempre nei primi posti, fino ad Hockenheim dove si giunge all’apoteosi, con Chili primo, Biaggi secondo e Reggiani terzo; non solo, ma Biaggi aveva stabilito anche la pole e Reggiani conquistato il giro più veloce in gara.
Chili vince anche ad Assen e Donington, Reggiani a Magny Cours; la stagione d’oro si conclude con una altra tripletta a Kyalami: Biaggi, Reggiani e Chili concludono nell’ordine.

1993

Sempre competitivi

Il sempreverde Reggiani ed il francese Jean Philippe Ruggia sono i portacolori ufficiali Aprilia 250cc nel 1993; un motore ufficiale viene affidato anche al grande crossista Jean Michele Bayle, passato da un anno, dopo i trionfi nel SuperCross, alla velocità: la moto rimane estremamente competitiva, ma il titolo viene solo sfiorato.

Ruggia vince a Donington e Misano, Reggiani si impone invece a Brno.
Fiorillo con l’Aprilia 250 è campione europeo.
In classe 125 il pilota di punta è Ralf Waldmann, che conclude al quarto posto nel mondiale; molto veloce (raccoglie pole e giri veloci) è Carlos Girò Jr., spesso sfortunato in gara (ad esempio cade in Spagna quando è nettamente in testa a causa di un colpo di vento).

Articolo tratto dal sito Aprilia

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