Come agiscono le forze su un differenziale autobloccante?

Rubrica: I padroni della coppia

Titolo o argomento: Forze agenti sui mozzi di ancoraggio di un differenziale autobloccante

La coppia trasmessa dal pignone conico alla corona conica (e quindi al differenziale), viene poi trasmessa ai mozzi di ancoraggio (o anelli di pressione) tramite quattro scanalature in cui sono alloggiati gli alberini portasatellite (vedi l’articolo esplicativo: Come funziona un differenziale autobloccante). Questo provoca la rotazione della scatola del differenziale e dei mozzi di ancoraggio (o anelli di pressione) in modo solidale.

La coppia è ulteriormente trasmessa dai mozzi di ancoraggio (o anelli di pressione) agli alberini portasatellite. Questi hanno un profilo con taglio a V complementare alle rampe presenti sui mozzi di ancoraggio. Il contatto tra l’albero portasatellite ed i mozzi di ancoraggio (o anelli di pressione) genera la forza F che si oppone alla direzione di rotazione (vedi immagine). Si genera inoltre un carico P (pari al prodotto della forza F per la cotangente dell’angolo teta, ovvero: P=F·cotθ) in direzione assiale che viene applicato sulla rampa del mozzo di ancoraggio. Tale carico aziona la frizione a lamelle e quest’ultima ha il compito di rendere limitata la differenza di rotazione dei due semiassi e quindi delle due ruote.

La forza F è trasmessa attraverso il satellite al planetario come in un normale differenziale aperto, mentre la forza (o carico) P aziona la frizione multidisco. Questo carico genera l’attrito tra i dischi condotti, i dischi conduttori ed i dischi frizione.

Maggiori approfondimenti alla sezione “Setting” della pagina “Motori“.

Forze funzionamento differenziale autobloccante Forze funzionamento differenziale autobloccante - Effetto amplificato